Vorresti che i tuoi titoli preferiti avessero quella marcia in più? Muori dalla voglia di giocare ai grandi classici aggiornati alla tecnologia moderna? Mettiti bello comodo, perché stai per varcare lo straordinario mondo dei fangame, che in inglese significa giochi fan.
Gli appassionati del genere sanno bene che esistono due modi per giocare ai videogiochi, ovvero comprarli o ricorrere a giochi da scaricare direttamente dal sito ufficiale della casa di sviluppo. In questo modo, gli editori e gli sviluppatori garantiscono agli acquirenti la fruizione di un prodotto assolutamente originale.
A buon diritto, sono gli sviluppatori di videogiochi a prendersi tutti i meriti delle loro creazioni, ma questo non toglie il fatto che aleggi da sempre, all’interno della comunità videoludica, la presenza dei giochi fan.
Che si tratti di giocare a un gioco già esistente, o di sviluppare un’idea completamente assente all’interno di una serie già sul mercato, la verità è che i fangame scavano nella mente dei giocatori, dando loro quello che stavano cercando.
In fin dei conti, quello che conta è giocare, giusto? Quindi cosa importa se il gioco in questione è frutto di qualche amateur o di un’opera protetta dal diritto d’autore?
Come vedrai a breve, la presenza dei fangame è un tema altamente divisivo all’interno del mondo videoludico. In questo articolo, cercheremo di esplorare questo aspetto tuttora sconosciuto del gaming che vede, da un lato fieri sostenitori e dall’altro, tenaci oppositori dei fangame.
Per fangame, si intende un gioco realizzato da persone che non sono legate agli studi di sviluppo o alle case di produzione. Di solito, si tratta di fan sfegatati del gioco originale.
Esistono vari tipi di giochi fan. Possono essere simili a giochi già in circolazione, o essere dei semplici remake, mod, e talvolta cloni. Alcuni vedono i fangame come il frutto di una mente creativa, mentre altri mettono in discussione la loro validità, descrivendoli come vere e proprie violazioni del copyright.
Ciò che è certo è che la rete è piena zeppa di fangame, le cui origini risalgono alla metà degli anni ’90. Col tempo, alcuni giochi fan si sono trasformati in titoli indipendenti. Altri, invece, dopo aver raggiunto un’ampia platea di giocatori e un rapido successo, sono stati completamente rimossi dalle case di produzione.
Uno dei modi più semplici di dar vita a un fangame è creare una mod attraverso l’uso non autorizzato e senza licenza delle proprietà intellettuali. Detta così, sembrerebbe un lavoro da Banda Bassotti.
In realtà, molte case di sviluppo spesso concedono alla comunità videoludica l’accesso ai loro codici sorgenti, permettendo di creare delle modifiche e rendendo lo sviluppo e gli strumenti di editing a portata di mano. Questa pratica ha prodotto alcuni dei migliori giochi PvP di sempre.
Infatti, il metodo appena descritto è tendenzialmente ben accetto all’interno delle aziende videoludiche. Come ci si potrebbe aspettare, gli sviluppatori che offrono gli strumenti per adattare le proprie creazioni sono ben contenti di vedere i fangame venire alla luce del sole, rispetto agli sviluppatori che non offrono questo tipo di possibilità.
Naturalmente, esistono delle regole ben precise. Il nuovo contenuto deve fungere da prolungamento, da appendice, senza alterare in alcun modo l’essenza del titolo originale.
Ogni medaglia ha il suo risvolto, e non bisogna dimenticare i giochi indipendenti. La rete pullula di software per la creazione di giochi sandbox, ma la verità è che i fan vogliono sperimentare anche altro. Ti starai già chiedendo: «Quindi per creare un fangame, devo essere un game designer?» Ovvio che no!
Oggi puoi fare affidamento su un motore grafico come Unity, Gamer Maker, Crystal Space e Headcannon. Insomma, non giriamoci intorno: meglio iniziare con piattaforme giochi e motori completamente gratuiti.
Dal momento che esistono pochissime restrizioni o piattaforme a parte per creare il tuo gioco, molti fan dei titoli indipendenti attingono al comparto meccanico e grafico dei titoli già esistenti. Chiunque abbia intenzione o stia già creando un gioco, non lo fa semplicemente per un facile guadagno.
Nella maggior parte dei casi, il desiderio è quello di migliorare o aggiungere un nuovo tassello a uno dei tuoi giochi preferiti, specialmente se si tratta di giochi dai toni rétro, diventati ormai delle meteore.
La scelta del miglior fangame dipende dai tuoi gusti. Che sia uno dei giochi di strategia appena sfornati o il remake di un grande classico, spetta a te decidere qual è il giochi fan che fa al caso tuo.
Detto ciò, bisogna ammettere che, all’interno della comunità videoludica, la tendenza è quella di scegliere un battle royale di prim’ordine o i due giochi eSports che hanno vinto premi tra i più importanti.
Per scovare uno dei più acerrimi nemici dei fangame, non dovrai cercare in lungo e in largo. Si tratta, infatti, del gigante buono di Kyoto, Nintendo. Per anni, le proprietà intellettuali (IP) della casa giapponese, che i fan utilizzavano senza licenza, sono state le più ambite dalla comunità videoludica. È risaputo, però, che la grande N usi le maniere forti contro coloro che violano il suo copyright.
Solo nel 2021, Nintendo ha presentato una notifica, nota come DMCA (Digital Millennium Copyright Act), per la rimozione di ben 3791 creazioni a opera dei fan comparse sul sito di condivisione Game Jolt. La casa di sviluppo ha inoltre richiesto la rimozione di:
Ma Nintendo non è la sola a dar la caccia a tutti i fangame che, in qualche modo, salgono alla ribalta. Tra le fila dei nemici compaiono anche Activision, Vivendi Universal, Sega, Konami e Take-Two Interactive. Tutte queste case di produzione hanno tarpato, almeno una volta, le ali a un gioco creato dai fan.
La Nintendo è nota per la rigida protezione delle sue proprietà intellettuali, poiché intende difendere la propria fama di creatrice di prodotti d'indiscutibile qualità.
Secondo la Nintendo, quando viene realizzato un fangame che viola apertamente i termini sul copyright e i marchi commerciali legati alle sue proprietà intellettuali, ogni possibile complicazione rappresenta una cattiva pubblicità per i prodotti originali. In parole povere, i fangame minano seriamente la credibilità della casa di sviluppo sul mercato.
Molti giochi creati dai fan non funzionano bene, mentre altri violano spudoratamente i diritti sul copyright. Ricorda, però, che, i fangame, non sono altro che il frutto dell’amore, dell’ispirazione, e il desiderio dei fan di migliorare uno dei prodotti a cui sono più affezionati.
Perciò, i giochi realizzati dai fan non sono pessimi di natura, e vale la pena provarli. Devi semplicemente trovare quelli che non infrangono le regole sul diritto d’autore.
Certo, la Nintendo è una di quelle case di produzione che adotta la linea dura contro tutti i contravventori alle sue proprietà intellettuali. D’altro canto, però, esistono molte grandi case di sviluppo che sembrano appoggiare appieno i fangame, non solo riconoscendone l’esistenza ma addirittura promuovendoli.
Prendiamo l’esempio di Valve, che è diventato una specie di santo protettore dei fangame, non solo permettendo a molte creazioni ad opera dei fan di essere condivise su Steam, ma, in qualche caso, offrendo anche sostegno finanziario.
È bene ricordare che alcuni dei più grandi giochi online, presenti oggi sul mercato, esistono solo grazie all’appoggio iniziale di Valve al fangame originale.
Oltre a Valve, c’è anche Capcom tra gli amici dei giochi fan. Per non dimenticare Bethesda Software, che ha ispirato una miriade di fangame all’interno dei loro sconfinati open-world, lanciando persino edizioni di videogiochi che contenevano le mod create dai fan.
Anche Activision ha ricoperto un ruolo centrale nella vita di alcuni fangame. E sebbene abbia messo fine ad alcuni progetti fan-made, è pur vero che la casa californiana ha aiutato interi team di sviluppatori amatoriali in più occasioni.
È impossibile immaginare un mondo in cui non ci siano i fangame. Per quanto la loro esistenza sia costantemente appesa a un filo, esistono giochi fan che stanno ancora tentando di spiccare il volo, e altri che sono già entrati nella storia.