A prescindere da quanta esperienza tu abbia nel mondo dei giochi, “speedrun” è un termine che sicuramente hai già sentito. È un fenomeno conosciuto da molti anni e che recentemente è letteralmente esploso tra i gamer. Alla sua fama hanno contribuito enormemente le maratone come Games Done Quick, in grado di riunire decine di migliaia di spettatori contemporaneamente. Se siamo riusciti a solleticare la tua curiosità, continua a leggere per saperne di più.
In questo articolo scopriremo cosa sono le speedrun, da dove vengono e quanti tipi ne esistono e daremo un’occhiata ad alcuni dei giochi più popolari tra gli appassionati di questa specialità.
Le speedrun sono delle vere e proprie gare, in cui l’obiettivo è completare un gioco il più velocemente possibile per confrontare il tempo con quello degli altri oppure con le proprie prestazioni precedenti, un po’ come accade nelle competizioni di velocità degli altri sport.
Il primo gioco in assoluto è stato Tennis for Two. Il suo funzionamento era semplicissimo: due giocatori dovevano sfidarsi a una partita di tennis dalla grafica rudimentale, cercando di segnare punti per battere l’avversario. Dal momento che si poteva giocare solo in due, tutta la competizione si basava sullo scontro diretto tra i partecipanti.
Con l’arrivo dei titoli a giocatore singolo, la competizione si è spostata sul punteggio. Prodotti iconici come Space Invaders e Galaga hanno conquistato un successo strepitoso e non c’era vanto più grande che riuscire a piazzare le proprie iniziali al primo posto delle loro classifiche.
Il primo gioco ad essere usato in una speedrun è stato Drag Race (da non confondere con il famosissimo show televisivo di RuPaul). L’obiettivo del titolo era completare la corsa il più velocemente possibile utilizzando il tempo come punteggio, per cui si prestava bene al confronto con le prestazioni degli avversari. All’epoca si trattava di una rarità, con la maggior parte dei giochi arcade che prendevano in considerazione solo il numero di punti ottenuto.
Quando i videogiochi sono passati dalle sale pubbliche alle console casalinghe, gli utenti hanno iniziato a cercare soluzioni più originali per competere, lasciando il sistema dei punti per adottare quello della velocità: la propria abilità andava dimostrata completando il gioco nel minor tempo possibile, ponendo così le basi per le moderne speedrun.
Inizialmente, le speedrun si basavano sulla collaborazione nella comunità dei giocatori, i quali inviavano foto e video dei loro risultati all’azienda indipendente Twin Galaxies, che avrebbe dovuto verificarli. Quest’ultima però è stata travolta dagli scandali e, con l’arrivo di internet, le competizioni sono approdate in rete, fino a trovare una collocazione “naturale” nei servizi di hosting come Twitch.
Adesso che quasi tutti possono accedere ai giochi da scaricare, organizzare una speedrun può sembrare facile, ma non sempre è così. Il significato stesso di “completare un gioco” può variare molto in base al punto di vista dell’utente ed è per questa ragione che si è deciso di creare regole e categorie ben precise.
Il modo più rapido per completare un gioco prevede di approfittare dei bug e dei problemi tecnici ma alcuni giocatori la ritengono una pratica scorretta, per cui le speedrun vengono spesso divise in competizioni in cui ciò è permesso e altre in cui è vietato. Allo stesso modo, alcuni pensano che vadano completate tutte le missioni, mentre per altri l’obiettivo è esclusivamente finire il gioco il più velocemente possibile, per cui sono state create le categorie 100% e a percentuale indefinita. Oltre alle suddivisioni principali, inoltre, ne esistono molte altre che si posizionano tra gli estremi, come ad esempio le competizioni che consentono di approfittare dei bug, ma non di quelli importanti.
In alcuni casi, le speedrun si basano su valori più obiettivi. Ne costituisce un ottimo esempio Cookie Clicker, in cui lo scopo è fare clic per un milione di volte rapidamente, oppure Pokemon Yellow, dove i giocatori devono cercare di riprodurre il più possibile il comportamento di Ash nella serie animata, ottenendo così una percentuale specifica.
Vanno inoltre considerate le patch, che possono modificare i giochi a tal punto da portare alla nascita di speedrun specifiche per ognuna delle versioni. Va ammesso, però, che la maggior parte dei giochi ha una categoria che riscuote molto più successo delle altre.
Potremmo riassumere la grande varietà delle speedrun con un esempio: se imposti il leggendario Campo minato sulla modalità più semplice, le sfide possono durare pochi secondi, se invece lo imposti sul maggior numero possibile di mine, diventa un gioco tanto complesso da costituire quasi un’altra categoria.
Per allenarti basta segnare i tempi delle partite e provare a battere il tuo record, mentre per sfidare gli avversari in delle vere e proprie speedrun, dovrai giocare online. Dovrai inoltre utilizzare dei software e hardware di registrazione specifici, in modo da eliminare il rischio di eventuali brogli. Si tratta di un dettaglio da considerare, soprattutto se ami giocare su Mac, dato che questo sistema non supporta i programmi di registrazione di terze parti; in questo caso, dovrai usare un computer diverso.
Neanche le console siano esenti da problemi, poiché alcune di queste stanno diventando rare e costose, per fortuna, la community è corsa in aiuto dei giocatori più nostalgici, sviluppando emulatori pensati apposta per le speedrun.
Così come tutte le piattaforme hanno bisogno di un’app che possa sbaragliare la concorrenza, anche le speedrun hanno raggiunto la fama internazionale grazie ad alcuni grandi classici del mondo dei giochi, scopriamoli insieme.
Nato nel 1993 dal genio di John Romero, Doom ha rivoluzionato il concetto di sparatutto. Talmente popolare da essere stato installato su più dispositivi di Windows, Doom è un gioco d’azione e velocità con un timer preinstallato. Al termine di ogni livello, ai giocatori veniva indicato quanti secondi avevano impiegato per completarlo e un tempo medio, che gli utenti provavano a battere. Per riuscire a conquistare la vetta della classifica era necessario superare i milioni di cacciatori di demoni che si cimentavano nell’impresa in tutto il mondo.
Come intuibile, l’inclusione di un timer ha contribuito a rendere Doom un punto di riferimento nel mondo delle prime speedrun, così come il suo sistema di demo. Grazie al codice ufficiale del gioco, gli utenti potevano registrare dei file demo contenenti le loro partite nella forma di piccoli documenti di testo.
Trattandosi di file leggeri, potevano essere inviati facilmente anche con la connessione lenta di quell’epoca. Tenendo conto di tutti questi aspetti, non possiamo che considerare Doom come una sorta di “antenato” delle speedrun moderne.
Super Mario Bros. ha fatto la storia dei giochi di piattaforma su NES e Super Mario 64 ha ripetuto l’impresa su Nintendo 64. Con le sue 120 stelle nascoste in più di 15 livelli, SM64 è un titolo appassionante ed è ancora oggi uno dei giochi più popolari tra gli appassionati delle speedrun.
Proprio per questa ragione, gli utenti continuano a segnare nuovi record: nel momento in cui scriviamo, la partita più veloce con 120 stelle raccolte è stata giocata nel gennaio del 2023, con un tempo di 1 ora, 37 minuti e 35 secondi. Per quanto riguarda invece la partita più veloce in assoluto (senza la necessità di raccogliere le stelle), il record è stato battuto lo scorso maggio con il tempo strabiliante di 6 minuti e 20 secondi.
Minecraft è il gioco più popolare al mondo e la sua enorme community ama sfidarsi nelle speedrun, anche grazie al rilascio delle nuove patch che consentono di segnare record sempre nuovi. Per competere ai livelli più alti è necessaria una conoscenza approfondita degli algoritmi del gioco, per cui riuscire a vincere una speedrun può rivelarsi molto più complesso di ciò che sembra.
Elden Ring è un gioco del 2022 che è riuscito a imporsi sul mercato per il suo mondo esteso, il livello di difficoltà e la varietà dei personaggi, con un’offerta di strumenti talmente ampia che chiunque non vede l’ora di mettersi alla prova in una speedrun. Nonostante la maggior parte dei giocatori impieghi più di 50 ore per raggiungere l’obiettivo principale del gioco per la prima volta, il record attuale è di appena 19 minuti e 40 secondi, a dimostrazione di come lo stesso titolo possa offrire esperienze totalmente diverse in base all’abilità degli utenti.
Come abbiamo visto, il concetto alla base delle speedrun è unico e molto più originale di quanto si possa pensare: non si tratta, infatti, di un semplice passatempo ma di un modo per lasciare un segno. Del resto, chissà se tra 1000 anni qualcuno studierà l’origine dei videogiochi, convertendo i campioni in vere e proprie leggende?