L’intervista a ALWAYSWANNAFLY (AWF)

Ultimo aggiornamento: 18.1.2024
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Andrii Bondarenko, in arte alwayswannafly, ha vinto il proprio primo torneo di eSport all'età di sette anni. Diventato gamer professionista nel 2011, ha fatto parte di oltre 40 squadre di eSport.

Guarda il video o continua a scorrere per l'intera trascrizione dell'intervista qui sotto!

Ciao a tutti e benvenuti sul nostro canale. Oggi siamo in compagnia di ALWAYSWANNAFLY, pronto a rispondere alle diverse e interessanti domande che abbiamo preparato. Iniziamo subito!

Andrii, da dove nasce la tua passione per i videogiochi?

Quando avevo cinque anni e vivevo ancora a Yalta, mi regalarono una Dendy. La console non era però originale. Era Made in China e funzionava senza inserire le cartucce. Ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo di videogiochi così, prima di iscrivermi al primo club d’informatica che ho frequentato. Allora avevo sei anni. È da lì che è nata una vera e propria passione.

Quindi fin da piccolo, no?

Sì.

Ti ricordi il momento esatto in cui hai deciso di voler diventare un gamer professionista?

Non c’è stato un momento preciso.

Anche la tua prima esperienza a livello competitivo è arrivata quando eri ancora piccolo...

Sì, ma non ho mai puntato a diventare un gamer professionista. Tutti giocavamo a DOTA per divertimento. A Kiev si tenevano molti tornei in LAN. Giocavamo negli scantinati dei club d’informatica. La competizione era molto agguerrita perché tutti volevano vincere.

Quando ti sei reso contro che da giocatore amatoriale eri diventato un professionista vero e proprio?

Quando ho iniziato a essere pagato dalla mia prima squadra. Si chiamava iCCup. Giocavo assieme a Resolut1on e Mag. Lì ho capito che non si trattava più di un passatempo.

Qual è stata la partita più difficile della tua carriera? Contro chi l’hai disputata?

Le partite più difficili sono sempre state quelle contro EnVy e la sua squadra. Nel 2015, in particolare, ci siamo ritrovati faccia a faccia molto spesso. Nonostante non fossero una squadra con molte risorse riuscivano ad arrivare sempre in finale. Le partite contro di lui sono state le più difficili. EnVy era la mia criptonite.

Chi è stato invece il miglior compagno di squadra? E il miglior avversario mai affrontato? EnVy?

No, il miglior avversario non è stato EnVy, ma un suo compagno di squadra. Si chiamava bOne7. È stato uno degli offlaner più difficili da affrontare. Aveva dei compagni di squadra molto forti: EnVy, bOne7, e non ricordo chi alto. Erano una squadra difficile da battere. Ti sto parlando del 2013-2014.

C’è stato un compagno in particolare con cui ti è piaciuto giocare in squadra? A parte, Volodya PGG.

Volodya PGG.

Vedi, lo sapevo!

Ah, ok. Anche se nessuno lo conosce, mi sono trovato bene con BeaSt.

Che cosa lo rendeva speciale?

Mentre giocavamo cantava e rappava.

Almeno era divertente.

Prima che tutti iniziassero a farlo, ecco.

Sì, prima che tutti iniziassero a farlo. Ok. Sappiamo che molti atleti hanno un rituale ben preciso che seguono prima di partite e incontri, alcuni sono molto superstiziosi. Qual è il tuo?

Farmi una doccia.

Prima di una partita?

Sì.

Un rituale utile da applicare anche alla vita quotidiana.

Sì.

Altro? Non hai preso nessuna abitudine durante gli anni?

No, non mi sembra. A questi livelli devi solo farti trovare pronto mentalmente.

Devi prenderti il tempo per pensare?

Sì. O parlare con i compagni di squadra.

Parliamo dell’allenamento: come ti prepari per un torneo? Cosa fai durante una giornata di lavoro tipica?

Non c’è molto da dire: gioco a MM [Matchmaking], cerco di non usare il microfono. 

Okay. Quanto tempo passi a perfezionare l’aspetto strategico del gioco? Guardi delle demo prima delle partite?

In passato mi preparavo guardando alcuni replay, ed è un’abitudine che sto cercando di consolidare. Però sì, guardo i replay delle partite.

Ok. Da giocatore professionista, devi curare aspetti come la nutrizione o la forma fisica? Sono aspetti che fanno parte della tua preparazione?

Dipende da persona a persona. Se dopo aver mangiato fast food come McDonald’s non ti senti bene, ha poco senso farlo. Se però puoi mangiare 50 chicken McNuggets in una sera senza problemi, perché no!

Tu riesci a mangiare 50 chicken McNuggets in una sera?

Non mi ricordo quanti ne ho mangiati ieri sera, ma credo di esserci andato vicino. Direi di sì.

Ok. Qual è la cosa che preferisci in assoluto degli eSport?

Il lato più sportivo...

Le competizioni, no?

Sì, le gare e le competizioni. Mi permettono di viaggiare e visitare altri Paesi. Direi di sì.

Quella che ti piace di meno? Cosa cambieresti del tuo lavoro?

Lavoro, dici?

Beh, sei un gamer professione no?

Non cambierei niente. L’unica cosa che cambierei è MM, il resto va bene così.

E cosa cambieresti di MM?

Prima c’era questa piattaforma chiamata iCCup in cui potevi creare diverse lobby personali in modo da giocare solo contro avversari con il tuo stesso livello di PTS [punteggio]. La piattaforma permetteva inoltre di impedire l’accesso a determinati utenti contro cui non volevi giocare. Sono queste le funzionalità che servirebbero.

Quindi anche al tuo livello in MM il range di PTS degli utenti varia molto?

Sì, da 1000 a 2000 punti.

Nelle tue lobby?

Certo.

Com’è possibile?

È così. Perché DOTA funziona così.

Non mi è mai successo, forse perché non sono arrivato nemmeno a 1000 PTS! Okay. Quali sono i progetti di eSport a cui lavorerai quest’anno? Ti sei prefisso degli obiettivi particolari?

Ovviamente l’INT [l’International]. Doveva svolgersi l’anno scorso ma è stato posticipato al 2021.

Stando alle dichiarazioni che avevi rilasciato, avresti dovuto ritirarti dalle competizioni dopo l’INT.

Lo farai dopo l’edizione di quest’anno? Probabilmente.

E per quanto riguarda gli obiettivi personali? Quali sono i traguardi personali che ti sei prefissato per I prossimi mesi?

Come ho già detto, voglio fondare una scuola.

Già quest’anno?

No, non proprio. Inizieremo a lavorarci quando la situazione COVID sarà migliorata.

Ottimo. Non vediamo l’ora! C’è un aspetto del tuo stile di gioco che vorresti migliorare?

Vorrei morire di meno. Basta.

Ma è quello che devi fare! Sei il five!

Beh, ho già iniziato a morire di meno. Sto migliorando. Quando muoio gli altri...

Meglio che succeda a te, no?

Esatto.

Pensi che tutti i membri di una squadra debbano essere amici affinché si possa lavorare bene? È un fattore che determina la coesione e il successo del gruppo?

Beh... Sì.

E se non vanno d’accordo?

La squadra può funzionare lo stesso. È molto soggettivo.

Ok. Come pensi si possa creare coesione all’interno della squadra? Tipo, quando si aggiunge un nuovo giocatore...

Okay.

Come lo si può far integrare alla squadra il più in fretta possibile?

Bisogna giocare molto a DOTA assieme e comunicare costantemente, sempre. Bisogna dedicare quindi tutto il tempo a disposizione a DOTA.

E invece passare del tempo assieme, magari fare una vacanza di gruppo?

Sì, anche quello. Si può andare in vacanza, ma...

Appena prima della gara, fare le valige e andare.

No, è meglio andare in vacanza separati.

Puoi dirci una cosa di te che i fan ancora non conoscono? Qualcosa di particolare! Bohdan ha delle calze di Naruto, a electronic hanno rubato una sola scarpa da ginnastica dalla stanza dell’hotel. E a te è invece mai successa una cosa simile durante un torneo? Ti hanno rubato qualcosa? Hai assistito a una rissa? O ci è mancato poco? Qualcuno ha mai preso il volo sbagliato? Bohdan ha dichiarato che a creare più caos nella sua vita sei proprio tu.

Una volta è successa una cosa un po' folle mentre tornavamo dall’INT. Il nostro volo era in ritardo di tre ore. Una volta che io, Resolut1ion e Aloha siamo atterrati ad Amsterdam per fare scalo siamo corsi al bancone per fare il check-in.
Abbiamo visto l’aereo decollare davanti ai nostri occhi. Abbiamo dovuto dormire in aeroporto, non mi ricordo se sulle poltrone o direttamente per terra, per 14 ore.

Perché non siete andati a visitare la città?

Non avevamo il visto.

Ah, ok, era ancora quando servivano i visti. Che peccato!

Sì.

Decisamente un momento caotico. Essere diventato un gamer professionista ti ha cambiato? Nel senso, ti ha portato a cambiare la tua personalità? Ti ha insegnato qualcosa di nuovo? Come sei cambiato durante gli ultimi dieci anni?

Sono di sicuro diventato più paziente.

Davvero?

Sì. Ci sono momenti dove non vuoi essere paziente ed esplodi. Ma in altri la pazienza diventa fondamentale. Qualsiasi cosa accada, te la puoi far scivolare addosso.

Quindi un cambiamento positivo? Fantastico.

Sì, ma si applica alla vita in generale, non a MM. Su MM non funziona proprio così.

Quale carriera avresti intrapreso se non fossi diventato un gamer professionista?

Avrei lavorato nel settore del catering.

Ah sì? Avresti lavorato come cassiere al McDonald assieme a Bohdan? Questo l'ha detto lui, non io. L’ha detto lui stesso. Un lavoro part-time.

No, sarei stato il suo capo. Gli avrei detto che i Big Mac li doveva preparare, non mangiarne uno dopo l’altro tutti i giorni!

Capito. Quindi faresti stacking anche in quel caso. Secondo te qual è il gioco più sottovalutato degli ultimi 20 anni?

Half-Life.

Perché? Perché viene sottovalutato?

Perché non ci giocano in molti. Valve ha abbandonato il progetto: dopo aver rilasciato un superfluo Half-Life 2, quattro anni fa hanno smesso di lavorare al terzo capitolo. Avrebbero tranquillamente potuto continuare a curare l’Half-Life originale, e invece hanno gettato tutto al vento.

È una storia triste, ma grazie per le risposte sincere che ci stai dando, Andrii. Ormai giochi a DOTA da molto tempo...

Sì, ormai è dal '73.

...da professionista sono ormai dieci anni. Quali sono stati il momento “migliore” e quello “peggiore” della tua carriera?

Il migliore è quando abbiamo vinto l’INT. Il peggiore, quando abbiamo perso all’INT nel 2015. Contro la squadra coreana. MVP Phoenix o VP.

In una delle interviste che hai rilasciato hai già detto di aver fatto parte di tantissime squadre.

Sì, è così.

Che è anche logico vista la durata della tua carriera. Quali consigli daresti a chi si sta affacciando a questo mondo? È utile cambiare squadra spesso o è meglio cercare di migliorare il proprio gioco rimanendo con una squadra più a lungo?

Cercare di migliorarsi deve essere sempre la priorità di ogni giocatore a prescindere dai compagni di squadra con cui si compete. Se anche la squadra continua a migliorare e ti trovi bene con il gruppo, è bene rimanere. Ma se tu migliori mentre il resto della squadra rimane allo stesso livello, non ha senso rimanere.

Com’è cambiato l’ambiente di DOTA negli anni?

È diventato sempre più tossico.

Più tossico?

Sì, del 785%.

Perché? Come si manifesta questa “tossicità”? Stiamo parlando di un ambiente di professionisti, in fin dei conti.

Perché le persone non sanno cosa siano le buone maniere. Imparano a comportarsi guardando DOTA, MM e streamer che imprecano in maniera eccessiva.

Grazie al cielo noi non siamo così. Secondo te su quale aspetto deve concentrarsi la tua squadra?

Dobbiamo lavorare innanzitutto per giocare più da squadra.

E vedi già dei miglioramenti?

Ci stiamo lavorando.

Perfetto, fantastico. Allora vi faccio un grande in bocca al lupo, spero riusciate a raggiungere questo difficile obiettivo!

Grazie, grazie mille.

Grazie per essere stato con noi, a presto!

A presto!

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