La storia dei giochi per console tradizionali risale almeno agli anni ‘80 quando i sistemi casalinghi divennero accessibili a tutti arrivando poi a conquistare il mondo. In quell’epoca vennero definiti degli standard che sono stati seguiti per anni, passando dai generi e dalle serie per arrivare ai tipi di controllo e, naturalmente, ai cheat code.
Relativamente a questi ultimi, nessuno detiene l’eredità e la fama del Konami Code. Essendo ancora in uso sebbene siano trascorsi vari decenni, il richiamo agli esordi delle console di gioco potrebbe creare confusione tra i lettori più giovani o a quelli che sono cresciuti col PC. Dunque, cos’è il Codice Konami, da dove deriva e in che modo viene ancora utilizzato nell’era moderna?
Il Codice Konami originale è stato utilizzato in un port dello sparatutto spaziale arcade Gradius del 1985. Se inserito mentre il gioco è in pausa, fornisce immediatamente al giocatore tutti i potenziamenti che di prassi vengono accumulati gradualmente.
Il Codice Konami consiste in una serie di input che, se usati nel gioco e nel momento giusti, forniscono una sorta di cheat o lo sblocco di alcune funzionalità. Per tradizione gli input di questo codice sono i seguenti:
Il Codice Konami nasce da un port per NES di uno sparatutto a scorrimento laterale chiamato Gradius. I giochi dell’epoca, specialmente per arcade, erano notoriamente difficili. Questa difficoltà li rendeva ideali a sottrarre denaro ai giocatori, ma al contempo creava anche problemi nei test del gioco.
I tester devono essere in grado di riprodurre l’intero titolo per verificare la presenza di errori, quindi se non riescono a sopravvivere, ne risentirà la qualità del prodotto. Come soluzione uno sviluppatore di nome Kazuhisa Hashimoto inserì il codice per aiutare i tester.
Se inserito dopo aver messo in pausa Gradius, il Codice Konami rilasciava tutti i potenziamenti della nave rendendo il giocatore molto più forte. Questo trucco servì ai tester per terminare il gioco e, di conseguenza, per garantire una migliore qualità.
Non era stato previsto che il Codice Konami rimanesse all’interno del gioco, semplicemente venne dimenticato quando fu il momento di lanciarlo e nei capitoli successivi non venne rimosso per paura che si venissero a creare anomalie e bug. Fu quando i giocatori ne vennero a conoscenza che il codice divenne così famoso.
Esiste ancora ma viene utilizzato in modo diverso. I giochi moderni non si focalizzano su un game-play basato sulle vite, per cui aggiungere vite extra o potenziamenti non avrebbe alcun senso. Il Codice Konami moderno sblocca contenuti bonus o modalità di difficoltà avanzata.
Dopo il successo e la fama di Gradius e del Codice Konami originale, l’autore fece il tentativo di introdurlo anche in altri titoli. Il più famoso di questi è Contra per NES, un gioco famoso per le sue sfide. Inserendo il codice in Contra si ottenevano 30 vite extra, anche se per molti giocatori non bastava per superare la minaccia degli alieni e degli NPC.
Negli anni Konami continuò a inserire il Codice anche dopo aver abbandonato NES ed esplorato altre piattaforme quali SNES, PS Vita, Xbox One e il classico PC. Una volta evoluti i giochi e con la dismissione dei cheat code, il Konami Code si è evoluto offrendo altri bonus e vantaggi anche in prodotti non più realizzati da Konami.
Introdurre il Codice Konami stava diventando sempre più difficile perché non tutti i sistemi usano la configurazione del controller NES originario. L’Xbox, ad esempio, inverte i pulsanti B e A. I giochi per PC consentono ai giocatori di personalizzare i controlli, per cui i tradizionali tasti “accetta e torna indietro” di A e B dovrebbero essere modificati. Inoltre, nel caso delle piattaforme PlayStation i tasti A e B non esistono affatto.
Relativamente ai giochi che continuano a utilizzare il Codice Konami, eccone alcuni oltre Gradius e Contra:
Il primo utilizzo del cheat code risale alla sua implementazione in Contra per NES. Alcuni lo chiamano Codice Contra proprio per la sua fama e la sua utilità all’interno dell’omonimo titolo.
Alle soglie del suo quarantesimo compleanno, il Codice Konami si è guadagnato un posto eterno nella storia del gaming. Qualunque sia la piattaforma di riferimento, questa nicchia di prodotti è diventata parte integrante della cultura dei videogiochi, molto amata e apprezzata fino ad oggi. Come per Dopefish, questo è solo un breve approfondimento per coloro che hanno già un’infarinatura, e adesso in questa cerchia ci sei anche tu.
Che succede se cerchi il Codice Konami su Google?
Se usi i comandi vocali per cercare il Codice Konami su Google, ti verrà risposto che avrai accesso a un numero illimitato di ricerche gratis. Naturalmente le ricerche su Google sono sempre gratuite per cui sarà solo un cenno umoristico al Konami Code e non una vera e propria funzionalità.
Il Codice Konami è stato utilizzato per la prima volta in Gradius per NES.
La sua grande utilità e le ripetute apparizioni nella storia dei videogiochi.
Sebbene il numero ufficiale sia sconosciuto, si pensa che abbia superato le cento unità.
Il Codice è stato presentato per la prima volta al mondo da Kazuhisa Hashimoto, dipendente e produttore della Konami.